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Dimetiltriptamina

La dimetiltriptamina (DMT), molecola endogena presente nel fluido cerebrospinale degli esseri umani, sintetizzata per la prima volta nel 1957 da Steven Szara, è considerata una delle sostanze psichedeliche più potenti, se non la più potente in assoluto.

Il DMT è presente in alcune varietà di mimosa e acacia, anadenanthera e molte altre piante. L'estrazione è possibile con alcuni solventi quali alcool, gasolio, esano oppure per distillazione. Nel bacino amazzonico alcuni popoli tribali hanno una tradizione di uso di piante contenenti DMT (utilizzando la linfa degli alberi Virola, parente della noce moscata, o i semi macinati e tostati di Anadenanthera peregrina, un enorme albero della famiglia delle Leguminose).

A causa della sua struttura chimica il DMT è imparentato con psilocibina, Psilocina e bufotenina, avendo rispettivamente formula chimica O-fosforil-4-idrossi-N.N dimetiltriptamina, 4-hydroxy-N,N-dimetiltriptamina e 5-idrossi-N, N-dimetiltriptamina ed ha un effetto psicoattivo quasi del tutto simile a queste, anche se differente per intensità.

È stato scientificamente dimostrato che la ghiandola pineale che risiede nel cervello è in grado di produrre più o meno blande quantità di DMT, specialmente intorno alle 3, 4 del mattino, durante la fase REM dei sogni.

Nell'antichità e nelle culture/filosofie orientali tutt'ora, si è da sempre considerato che il risveglio del "Terzo Occhio" (ossia la ghiandola pineale conosciuta anche come epifisi) sia in grado di provocare stati di coscienza molto elevati con esperienze psichiche molto importanti.

Si può assumere fumandone i vapori, inalando direttamente la sostanza per via nasale o ingerirla sotto forma di bevanda ayahuasca. Il Dmt diventa attivo oralmente solo se associato a Mao Inibitori delle β-carboline: armina, armalina e tetraidroarmina; questi 3 principi attivi sono presenti nei rami di Banisteriopsis caapii, pianta principale della bevanda, ed in altre painte del globo come la Peganum harmala. Grazie a queste sostanze, la degradazione periferica della DMT nello stomaco, viene evitata ed il principio attivo riesce ad agire. Fumato invece il DMT non ha bisogno di essere associato ad alcuna sostanza, gli effetti si possono riscontrare dopo pochissimi secondi dall'assunzione dei vapori. A seconda del tipo di assunzione è differente la durata dell'effetto: Fumato svanisce dopo 20-30 minuti, ingerito il Dmt, può durare anche 2-3 ore

Fumato Il dosaggio medio per una persona di 60/70 kg, è di circa 0.05 / 0.08 grammi. Può essere assunta in un'unica fumata tramite pipa o chiloom ( per esperienze più intense ), oppure fumata con del tabacco, rollando una comune sigaretta ( per esperienze meno intense ).

Ingerito Analisi sull'ayahuasca hanno stabilito che il dosaggio medio del Mao Inibitore Armina è di circa 0.1/0.12 grammi associato a 0.03/0.05 grammi di DMT. Altri esperimenti evincevano l'attività del composto con 0.1 grammi di Armalina idrocloridrico associati a 0.1 grammi di dmt.

Sono stati fatti degli esperimenti e degli studi sul DMT da parte di un importante esponente della rivoluzione psichedelica: Terence McKenna. In molte interviste da lui rilasciate o in conferenze parla di un viaggio breve di 20-30 minuti che porta la mente in una dimensione di trascendenza quasi totale e sembra che esseri provenienti da altri mondi facciano comparsa nella nostra realtà parlando e interagendo con noi. Mc Kenna parla di un suo viaggio ricorrente in cui delle palle da basket ingioiellate si autodribblano parlando in greco demotico.

Pochissimi secondi dopo l'assunzione dei vapori si riscontrano i primi effetti: allucinazioni visive vivide, maggiore nitidità e brillantezza dei colori, alterazione di ciò che vediamo ed in generale di tutte le percezioni, presenza di un ronzio/fischio ad alte frequenze, ricorrente in tutte le esperienze. Dopo questo primo stato di "semi-coscienza" si passa ad un livello superiore, nel quale il corpo "dorme", caratterizzato dalla visione (nonostante si è a occhi chiusi) di figure geometriche perfette in movimento come dei frattali coloratissimi, fosforescenti. Questa fase particolarissima è caratterizzata dall'esperienza di divenire uno "spazio obiettivo" di almeno tre dimensioni nel quale oggetti non terrestri ed entità possono verificarsi ed interagire con noi. Questa esperienza può apparire estremamente energetica, rapida e confusa le prime volte. Nel giro di una decina di minuti le allucinazioni perdono vividità, si ripassa alla fase di "semi-coscienza" per poi tornare nel giro di altri 10-20 minuti alla normalità.

"Le metafore linguistiche diventano inutili, perché questa materia è al di là del linguaggio, non un linguaggio fatto di parole, un linguaggio che diviene le cose che descrive"


Terence McKenna sostiene inoltre che non sia una molecola pericolosa per la salute, a meno che uno non muoia dallo stupore. Effettivamente, non ci sono ad oggi prove di danni fisici causati da questa sostanza, ma è possibile che un utilizzo continuato possa indurre psicosi e altre disfunzioni difficilmente prevedibili data la sua bassa diffusione.

Attualmente è un composto classificato nella categoria 1 negli Stati Uniti. Questa è la classificazione riservata alle sostanze prive di applicazioni mediche note, classificazione alla quale è scampata anche la cocaina. La DMT è stata inserita in questa categoria senza che venisse presentata alcuna prova scientifica pro o contro il suo utilizzo. In altri paesi del mondo come Canada, Francia, Regno Unito, Italia è illegale il possesso della molecola, ma non della pianta che la contiene.

In Brasile recentemente è stata resa legale per culti e cerimonie religiose.

Nel clima paranoico della fine degli anni settanta, il semplice fatto che questi composti siano causa di allucinazioni fu motivo sufficiente per giustificare la loro collocazione in una categoria tanto restrittiva da scoraggiare anche le ricerche scientifiche.

C'è da chiedersi infatti, come una molecona endogena, ovvero prodotta naturalmente nel cervello da tutti gli esseri umani, possa essere causa di processi penali anche gravi.




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