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Visualizzazione dei post da 2011

Speed

La sostanza: Con il nome di speed s'intendono preparati contenenti anfetamina o metanfetamina di origine completamente sintetica. È praticamente impossibile distinguere le anfetamine dalle metanfetamine, ma i loro effetti sono diversi. La metanfetamina è molto più potente e il suo effetto è molto più lungo. In genere lo speed viene offerto sotto forma di polvere bianca (ma anche rosa o gialla) o di pillola, come nel caso della pillola thai. Lo speed ha un forte effetto eccitante e anoressizzante. Lo si può mangiare, sniffare, fumare o iniettare. Gli spacciatori tagliano spesso lo speed con sostanze diluenti, tanto che il contenuto di anfetamina è molto variabile. Dai campioni analizzati da Eve & Rave risulta per esempio un tenore di anfetamina oscillante tra l’11 % e l’83%! Lo speed cristallino (crystal) contiene il 100% di metanfetamina o anfetamina. Entrambe le sostanze vengono spacciate come speed cristallino. Attenzione: l’effetto della metanfetamina è molto più potente

Articolo sul Kambo - Phyllomedusa bicolor

Kambo: ricerca scientifica e guarigione 'Kambo', 'Campu', 'Sapo', 'vaccino della foresta': sono questi i nomi che stanno ad indicare la secrezione gelatinosa di una rana che vive nella parte nord-occidentale della foresta amazzonica, al confine tra Perù e Brasile, in Bolivia e Colombia. Il nome scientifico di questo anfibio è 'Phyllomedusa bicolor'’ oppure Giant Monkey Frog. In questo articolo userò il termine piu’ usato comunemente, vale a dire 'Kambo'. Da 53, ora sono soltanto 13 le tribù amazzoniche che per diversi scopi ancora usano questa secrezione. Gli indios affermano che il kambo li aiuta prima di tutto a sbarazzarsi di 'panema', la cattiva sorte. Il Kambo viene anche usato dai cacciatore prima delle loro battute di caccia nella foresta, che loro chiamano ‘la caccia magica’. Infine il kambo viene usato per diversi scopi teraputici, come una potente medicina per difendersi dai frequenti morsi di serpenti, da malaria,

L'alimentazione e gli illuminati - CharlesBurton Video

I rischi nel mangiare carne  Dottor George Clements – “Scienza & Salute” “Io non mangerò mai più carne finché il mondo esiste”. I Cor. 8:13. " L'estrema avversione che alcuni adulti e molti bambini mostrano nei confronti della carne di ogni tipo, è attribuita da Fitch ad una tendenza atavica, cioè alla sopravvivenza dell'istinto primitivo dei nostri antenati preistorici che non mangiavano carne ” - (J. H. Kellog, M.D., editore Buona Saluto). " E' stata notata l'enorme quantità di morti in America dovuta al morbo di Bright. Non ho più dubbi che la dieta ricca di carne rovini i reni, specialmente considerando gli esperimenti dei dr. Newburgh, i quali provano che possiamo, con certezza matematica, produrre il morbo di Bright anche nei topi, mettendoli a dieta con molta carne ” - (M. Hindhede, M.D., Commissario della Sanità in Danimarca), La carne è stata a lungo sospettata di essere un cibo povero. Un'ampia esperienza sta provand

Olio di iperico ( Erba di San Giovanni )

L'olio di iperico, chiamato anche Olio di San Giovanni, è da sempre conosciuto per le sue eccellenti proprietà se usato sulle scottature, ma non è capace solo di questo: è in grado di lenire dolori articolari, è un ottimo sbiancante per le macchie della pelle, da eccellenti risultati nella cura della psoriasi, è un super protettivo e abronzante, utilizzato come impacco sui capelli è eccezionale, e ancora, utilizzato sul corpo rende la pelle vellutata e ben idratata, infine è un ottimo alleato per combattere l'invecchiamento poiché stimola la rigenerazione cellulare ed è infatti questo il motivo della sua efficacia contro le ustioni. Di questa preparazione si potrebbe dire che è un vero trattamento di salute, è probabilmente il prodotto antirughe e anti età più potente ed efficace che esista in natura. Si ottiene estraendo le sommità fiorite fresche di iperico solitamente in olio di semi di girasole, di soia o di oliva di tipo alimentare. Si ottiene così un

Smetti di fumare e avrai un cervello Super

Una ricerca svela che chi abbandona le sigarette sviluppa una miglior attività cerebrale MILANO - Chi ce la fa a smettere ha un cervello super: uno studio con la risonanza magnetica funzionale del Trinity College and Research Institute di Dublino pubblicato su Psychology & Sociology ha dimostrato che le aree cerebrali prefrontali preposte al controllo del comportamento, negli ex-fumatori sono più sviluppate rispetto ai fumatori. Per di più chi ha smesso sarebbe un supernormale perché l’attività rilevata in queste aree è addirittura superiore a quella di chi non ha mai fumato: evidentemente la lotta contro il fumo “irrobustisce” il cervello. DIVERSI LIVELLI - Il diverso livello di attività cerebrale è stato osservato sottoponendo i tre gruppi (fumatori, ex-fumatori e soggetti che non avevano mai fumato) a particolari test di controllo degli impulsi, di gestione del comportamento e di evitamento degli stimoli di immagini correlate al fumo che tendono a provocare in chi fuma un’au

Esperienza con Mimosa Hostilis e Peganum

  E' stato bellissimo pero non ho avuto allucinazioni tipo vedere altri esseri viventi ho cadere dentro un tunnel e oltrepassare la luce bianca e ritrovarmi in un altro mondo sicuramente la dose non bastava ma comunque e stato bellissimo e difficilissimo da descrivere visto che non ho visto niente di stravolgente le uniche cose strane sono state poche ad esempio vedevo la mia mano stranissima e la riuscivo a vedere anche se ero al buio , era come sfocata o stenza contrasto e come se cera un velo sopra e la cosa piu bella era che mi sono ricordato di averla vista gia cosi (forse quando ero molto piccolo ) infatti vedevo tutto in un altro modo con i colori molto accesi e appezavo la bellezza della natura infatti mi sono fatto una passeggiata a piedi dopo che l'effetto era finito e mi sono affascinato a guardare tutto perche lo vedevo con gli stessi occhi di quando ero piccolo. ancora adesso mi sento molto meglio io sono molto nervoso e ho sempre i batti accellerati in

DROGHE LEGALI

Negozi molto furbi Storia recente Il fenomeno delle cosiddette «droghe vegetali» comincia alla fine degli anni Novanta, con le campagne mediche e pubblicitarie contro il boom di ecstasy e droghe sintetiche da discoteca. La diffusione delle informazioni colpisce anche quella parte di pubblico che non intende rinunciare a uno stato alterato della coscienza ma che vorrebbe cercare una via «naturale» per raggiungerlo. Si presentano così sul mercato europeo un ventaglio di sostanze di origine vegetale che promettono gli stessi effetti «da sballo» delle pasticche, ma senza danni collaterali. Si scoprirà poi che non è esattamente così e che, in molti casi, naturale non è sinonimo di ‘sano'. Per niente scoraggiati dalle ricerche mediche e dai primi provvedimenti giuridici, i consumatori di pasticche «tradizionali», stanchi di vedere compagni di serata crollare sulla pista da ballo per un cocktail di alcool e anfetamine di troppo, si rivolgono a prodotti che vengono subito etich